Il post precedente è stato illuminante. Ho fatto una sciocchezza (e più di una volta). Assumendo che non c'era fine commerciale nella pubblicazione dei miei post, ho sempre caricato tutto quello che volevo. E non si può fare... (peccato).
Devo ringraziare Ing. (che tornerà fra i miei amici su Ravelry) per l'ultimo commento che ha inserito nel post precedente, è stato veramente utile.
Per il resto, scuse a tutti.
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14 commenti:
Ciao, ho visto che sei bravissima ed esperta nel lavoro a maglia......
13 novembre 2007 alle ore 10:54non è che potresti darmi un consiglio??
Sto finendo un berretto semplicissimo, ma con i ferri circolari, nelle diminuzioni (che le ho sbagliate facendole qua e la) mi sono incasinata, e soprattutto non so come si fa a chiudere un lavoro a ferri circolari........aiutooooooooo please!!!!!
Tutta la vicenda mi lascia un pò perplessa e anche un pò triste, se devo dirla tutta. Tirare fuori licenze, copyright, avvocati (mettiamo anche la prigione e la tortura, giacchè ci siamo?) per una foto di un gomitolo mi sembra francamente troppo. Mi rendo perfettamente conto che la legge è dalla parte dell'autrice della foto, ma a mio parere lei ne abusa. Avrei potuto capire se la foto fosse stata "artistica", ma a me sembrava una semplice foto fatta allo scopo di documentare il tipo di filato, non ci ho visto un grande studio della luce, della posa del soggetto, della scelta dell'inquadratura, o forse l'ho osservata male?
13 novembre 2007 alle ore 10:57Se tu avessi preso "la sciarpa dell'amica" effettivamente saresti stata nel torto, xkè la sciarpa è una creazione, a tutti gli effetti! Ma quella foto non è una creazione in questo senso, e in quest'ottica credo tu l'abbia usata, e per questo mi sembra un pò esagerata tutta la questione.
C'è la legge e il buon senso, la prima esiste perchè il secondo non è prerogativa di tutti, a quanto ho visto qui.
Cara Emanuela, invece ha ragione Ing. La sua foto è "un'opera", a prescindere dal fatto che la si trovi artistica o meno, e va tutelata. La legge non perdona. Fosse per me abolirei il copyright, ma io sono un pò anarchica...
13 novembre 2007 alle ore 11:06Per Chiara: l'esperta della lavorazione con i ferri circolari è Typesetter, io sono una neofita. Quello che ho sperimentato finora è che, per quanto riguarda le diminuzioni, stabilisci il numero di punti che vuoi diminuire e procedi effettuando le diminuzioni prima ogni quattro giri (un paio di volte), poi ogni due giri (qualche altra volta) e poi ogni giro. E' importante che le diminuzioni siano incolonnate! Sono generica perchè purtroppo l'alternanza del numero dei ferri per le diminuzioni dipende un pò dalla grossezza della lana che stai usando: se è molto grossa, conviene diminuire più punti subito ogni due giri, se è più sottile ti puoi permettere la scalatura graduale (ed il berretto avrà una forma più arrontondata). Per chiudere, io la butto giù così: quando sono rimaste poche maglie (diciamo 10) taglio il filo, lo infilo in un ago e lo passo all'interno delle maglie rimaste, tiro e fisso il filo all'interno.
13 novembre 2007 alle ore 11:19Mi rendo conto che non potevi agire diversamente da come hai fatto, ma ti ripeto:tutta la faccenda mi sembra un pò esagerata, poi sarà che io sono molto anarchica....
13 novembre 2007 alle ore 11:46Emanuela, sono meno anarchica ma più solidamente marxista di te, pe questo personalmente ho scelto di rilsciare qualsais cosa con un tipo di licenza molto "permissivo" e basato sull'idea stessa della condivisione al di fouori dei vincoli del copyright. per intenderci, è lo stesso tipo di licenza usato da Wu Ming per i loro libri, una licenza Creative Commons che appunto serve a superare i vincoli fin troppo restrittivi posti dalle leggi correnti sul copyright alle opere dell'ingegno. Ma, esattamente come perfino Marx non ha mai sconfessati la proprietà privata tout-court ma solo quella sui mezzi di produzione, alla stessa maniera passa una certa differenza tra l'idea di condividere saperi (a 360 gradi: dall'opera filosofica alla fotografia del gomitolo) e il "rubarli". Il principio è che se io compongo una canzone e scelgo di pubblicarla gratuitamente sul web, con licenza CC, voglio che comunque quella canzone sia attribuita a me perché è opera del MIO ingegno, non del primo che passa. Questo principio, poi, va applicato sicuramente con elasticità nelle modalità, ma non con elasticità nella sostanza. Il principio rimane valido, che si tratti di Guernica che si tratti di una foto del cazzo di un cazzo di gomitolo.
13 novembre 2007 alle ore 12:16Chiara: usi i quattro ferri.
13 novembre 2007 alle ore 12:16Suvvia, ragazze, non ci scaldiamo troppo...!
13 novembre 2007 alle ore 12:25Grazie mille del consiglio, anche se sei rimasta sul generico ho capito, le mie diminuzioni sono state fatte ma purtroppo non incollonate.....pazienza è il primo, il prossimo sarà perfetto!
13 novembre 2007 alle ore 12:31Grazie anche al consiglio di Typesetter ma oramai finisco con il ferro circolare, mi ci trovo molto meglio che con i 4 ferri!
Grazie e cercate di riappacificarvi tutte quante!!!!
Type: per quanto mi conosci te, potrei essere seguace del micronano, non ne faccio una questione di ideologia politica!
13 novembre 2007 alle ore 12:41Se uno è dalla parte della legge, è intoccabile e non ci piove, ma sono ancora libera di pensare che prendersela per un gomitolo mi sembra una cazzata???
Fanciulle, io non ho inserito la moderazione dei commenti perchè non l'ho ritenuta necessaria finora: vi chiedo per favore di non mettere parolacce nei vostri messaggi. Non è nello spirito del blog. Grazie!
13 novembre 2007 alle ore 13:10Gomitolina, le parolacce non eistono, esistono solo termini usati a proposito o a sproposito: che poi siano termini "eleganti" o meno, non mi riguarda. E sono stata moderata anche sul GraziaBlog, per questo.
13 novembre 2007 alle ore 15:03Emanuela: se per te non conta niente prendersela per un principio, allora è un problema tuo. Ah, e le licenze CC sono un po' (tanto) fuori legge, nel senso che la legge non le riconosce neppure.
Meno male che scripta manent! Posso capire che uno mi fraintenda per quello che dico, ma per quello che scrivo prorio no. E ora smetto (per lo meno in questa sede) perchè mi sembra una discussione sterile.
13 novembre 2007 alle ore 15:52Posta un commento