Un'amica ecologista, che sa che amo lavorare a maglia con la lana, mi ha mandato questo link, sulle torture messe in atto dagli allevatori di pecore per la gestione e la tosatura delle bestie. Vi prego di leggerlo. La mia considerazione è questa: la produzione di fibre artificiali, che generalmente sono derivate dal petrolio, è fonte di notevole inquinamento. Che succederebbe se tutti i tessuti in commercio fossero artificiali? Le fibre di origine vegetale non sono calde come la lana (bambù compreso), e quindi non possono essere adoperate per la produzione dei tessuti invernali... Forse la strategia migliore sarebbe quella di creare dei protocolli di allevamento e tosatura degli animali più rispettosi del loro benessere, anziché abolire la lana.
Dichiaro aperto il dibattito...
3 commenti:
Cara gomitolina,la tua amica deve sapere che le pecore aspettano ansiosamente il tempo della tosatura,che in tutto il mondo avviene all'inizio della stagione calda,per essere liberate dal pesante fardello. Questa operazione consente loro di non soffrire il caldo estivo. E poi ricresce più pulita più bianca e più bella di prima. La lana è un dono di Dio.(Se il pastore è malvagio o non sa fare il suo lavoro questa è un'altra storia).
1 dicembre 2007 alle ore 10:42Saluti da Loredana, Bolognetta.
Polemiche su come sono trattate le pecore nascono periodicamente su forum di maglia, come knitty e Knitter review. Ci sono allevamenti che trattano gli animale bene e quelli che li trattano (purtroppo) male; la realta' e' che animali trattati male si incattiviscono e quindi e' controproducente per chi li alleva trattarli male.
5 dicembre 2007 alle ore 04:46Io ho assistito di persona a tosature di pecore, e le ho viste con i miei occhi saltellare tutte contente verso il pastore, forse perche' qui in California fa tanto caldo che non vedono l'ora.
Per quanto riguarda la pratica del museling praticata sulle pecore merino, ha me e' stato detto che fatta bene in realta' salva la vita alla pecora, perche' altrimenti delle mosche parassite si annidiano nella regione e le poverine muoiono di infezioni.
Bene! Sono contenta dei vostri commenti. Sono stati utili a dissipare i dubbi che come maglista/animalista mi erano venuti... Vigiliamo sugli allevatori dunque!
5 dicembre 2007 alle ore 08:52Posta un commento